Descrizione
Dedicato alle donne, tutte.
PREFAZIONE
Dopo l’Antologia “Estate sapore di…” dello scorso anno, la direttrice editoriale Francesca Arcelloni alza il tiro.
La formula – o meglio la sfida – è ancora la stessa: una composizione letteraria o poetica che non superi le mille battute spazi compresi, ma questa volta il tema si complica. Dai ricordi, le suggestioni, i colori e i profumi dell’Estate, si propone agli autori e alle autrici, per questa edizione, un concetto esistenziale: la Sorellanza.
Quando la curatrice Marcella Nigro mi ha proposto una seconda partecipazione alla nuova Antologia, ho obiettato che inserire il termine “sorellanza” nel titolo poteva essere limitante, circoscrivere cioè il coinvolgimento emotivo del tema a un parco autoriale prevalentemente al femminile. Bene, mi sbagliavo ma non del tutto anche se, devo ammettere, la provocazione si è rivelata interessante.
La partecipazione è stata anche di autori e non solo di autrici, ma in percentuale decisamente inferiore.
Solo alcuni rappresentanti del sesso maschile hanno colto l’opportunità di esprimersi su questo affascinante tema e certo non necessariamente in linea con una visione fluida dei generi – diventata a mio avviso troppo di moda e “politically correct” per suscitare il mio personale plauso – ma piuttosto con il fatto che la Sorellanza rimanda sì a un concetto femminile ma presente anche nell’animo maschile.
O almeno in alcuni animi maschili “illuminati”…
Non a caso infatti le evocazioni del titolo, “emozioni” e “cicatrici”, sono sostantivi femminili ma comuni a tutti. Possiamo immaginare quindi che quelle emozioni e quelle cicatrici possano presentarsi nelle nostre vite come “sorelle” non meglio identificate e da declinare a seconda delle nostre individuali sensibilità di percezione e di elaborazione.
Si potrebbe anche qui obiettare che “sguardo/i” è sostantivo maschile ma nel titolo sono “sguardi” che creano “inciampi”, ai quali tutti noi siamo esposti incrociando “l’altro” o “gli altri” e quindi, nel nostro caso, visione di passaggio tra i due sostantivi principali: emozioni e cicatrici.
E sono proprio queste due immagini, nel corso dell’Antologia, a offrirci la loro Sorellanza raccontata in diverse sfumature da ciascuno degli autori e delle autrici. Da Sorellanza di vite precedenti e future in “Amiche nel tempo” di Massimo Bernardi, alle enigmatiche gocce di pioggia in “Ac- cadrà” di Paola Cocito; da una Sorellanza lesbo contro un uomo che le fa soffrire in “Vendetta” di Antonio Dottori, alla sorprendente lucidità della quattordicenne autrice Chiara Delà in “La sorellanza”; da una Sorellanza trascesa oltre la morte in “Ovunque tu vada” di Antonio Pirani, all’accoglienza di una sorellina down in “Sorelle” di Mariagrazia Doglio e via via componendo un articolato affresco a tinte tenui e forti così come lo è la vita stessa. Personalmente ho affidato il mio intervento ad una poesia scritta per me da mia madre, Ester Demaria, che mi ha lasciata pochi mesi fa: s’intitola “Solitudine”, auspicata come compagna, sorella di vita, da non temere.
Come ogni Antologia da godersi “fior da fiore”, questo volume è di piacevolissima lettura e sarà, per chi legge, una rincorsa alle EMOZIONI e un incrocio di SGUARDI con i vari autori e autrici; per chi ha scritto, certamente una cura alle proprie CICATRICI.
– Ottavia Fusco Squitieri
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