Descrizione
Dalla memoria di Jan Gorczjca, un polacco trapiantato in Italia da oltre trent’anni, sorge un’opera unica, raccontata in una lingua altrettanto originale. La sua storia è quella di un uomo che per decenni ha vissuto senza casa, documenti, nazionalità, lavoro fisso: nulla. Tutto inizia nell’ottobre del 1998 e prosegue fino ad oggi, in un’esistenza sospesa tra vittorie e sconfitte, tra espedienti e fatica, ma sempre permeata di speranza, fiducia, amicizia e amore. Janek, come viene soprannominato, è arrivato in Italia nel 1992. Poteva andare in Finlandia, ma scelse il Bel Paese. Da allora, ha vissuto per le strade di Roma, adattandosi a dormire ovunque trovasse riparo: edifici occupati, marciapiedi, o sotto balconi che lo proteggessero dalla pioggia. Poliglotta e abile fabbro, Janek non è mai rimasto senza lavoro. Ha una compagna, un cane e un passato segnato da esperienze intense come la guerra in Afghanistan, la caduta dell’Unione Sovietica e le lotte per l’indipendenza della Polonia. La sua narrazione, in un italiano imparato per strada e perfezionato attraverso le interazioni quotidiane, è cruda e veritiera. Janek descrive le sue giornate fatte di continue traversate per Roma, tra lavoro, assistenza a persone malate, e incontri con le autorità. Nonostante le difficoltà, tra cui la fame e la violenza, Janek mantiene un’incredibile voglia di vivere e una curiosità insaziabile per il mondo e per le persone che incontra. Sebbene a volte la malinconia e l’inquietudine oscurino le sue giornate, Janek riesce sempre a trovare la forza per andare avanti. Una testimonianza sincera e avvincente, il libro autobiografico “Storia di mia vita” ci trasporta in un viaggio umano fatto di forza e speranza, rivelando il potere indomabile dello spirito umano di fronte alle avversità.
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